LA STRUTTURA
La Chiesa della Beata Vergine Assunta in Crugnola, sorge su un’altura all’inizio del paese. Vicino alla chiesa principale si trova una Chiesette (probabilmente dedicata a San Giulio), l’oratorio e la Casa Parrocchiale.
Molte tracce della presenza di una Chiesa a Crugnola si trovano nell’Archivio Diocesano di Milano. Le più significative riguardano le catalogazioni a partire dall’XI secolo riguardanti la pieve di Arsago di cui Crugnola faceva parte, ovvero:
– … in plebe arciago seprii loco curinola ecclesia sancti Julii” (col. 191/R)
– … in curinola altare sancti michaelis, in ecclesia sanctii Julii ” (col. 218c)
– In plebe artiago seprii, loco curinolla altare Sancte maria, in ecclesia sanctii julii” (col. 260/A).
Nel 1398 nei registri delle rendite della pieve di Arsago si trova: “cappella di S. Maria di Colognola L. 6 S. 98 D. 3” (ovvero lire 6, soldi 98 denari 3).
Nel 1455 si segnala in Crugnola una cappella o chiesa di “Santa Maria de Curignola, valoris mediorum XXV, per p. bruni Francischum de Cardano, et plaustrorum quorum vini” (traduzione: Santa Maria di Crugnola che ha un valore medio di 25(lire), è accudita dal preposto Francesco di Cardano il quale vi giunge due volte con un carro…)
Nel 1564 il gesuita Lionetto di Clivone in visita alle Pievi dell’attuale provincia di Varese, per preparare la visita del Cardinale Carlo Borromeo, attesta l’esistenza nella Pieve di Arsago di due chiese contigue in Crugnola: la prima dedicata a san Giulio e l’altra a Santa Maria Assunta.
Padre Lionetto di Clivone segnalava l’esistenza in Crugnola di una chiesa di Santa Maria assunta che funge da parrocchiale e che descrive: … alta et Honesta pulchra … lunga braccia 22 a larga 13 ” con tre altari ma senza campanile.
A quei tempi le due chiese versavano una duplice elargizione annua, il giorno di san Giulio (31 gennaio) ed il giorno dell’Assunta (15 agosto). I proventi venivano ricavati dall’affitto dei campi di proprietà della Curia.
Dal 1569 in poi le informazioni riguardanti la chiesa di Crugnola provengono direttamente dal vescovo Carlo Borromeo e vengono comunicate al Vicario Foraneo di Arsago Seprio, pieve da cui Crugnola dipendeva: il 12 febbraio 1569 san Carlo ordinava “Crugnola Parochiale, le scuole di S.ta Maria e San Julio diano a voi la lista delle loro entrate e vi mostrino li obblighi che hanno, et come le dispensano, a ciò che possiate riferire a noi, che poi daremo gli ordini necessari, per il governo d’esse scuole. Fatte che l’cura mantenghi un chierico in abito—.
Ai tempi di san Carlo la chiesa di Santa Maria Assunta ottenne l’autonomia religiosa, diventando una parrocchia a tutti gli effetti.
Col passare degli anni la chiesetta più antica non fu più utilizzata, mentre l’altra subì vari ammodernamenti, fino ad assumere la forma attuale.
DESCRIZIONE INTERNO
Tra il 1899 e il 1900, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Arsago, nel territorio parrocchiale esisteva l’oratorio di San Carlo, nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, la pia unione delle Figlie di Maria, approvate con decreto 21 dicembre 1897.
Nel XIX e XX la parrocchia Beata Vergine Assunta di Crugnola rimase sempre inserita nella pieve e vicariato foraneo di Arsago fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi avvenuta tra il 1971 e 1972 quando fu inclusa nel nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Somma Lombardo.
Nel 2010 grazie alle offerte dei parrocchiani è stato possibile il restauro conservativo della tela raffigurante di San Carlo (sec. XVI) ritrovata nel solaio dell’attuale sacrestia delle SS. Messe. E’ una della più preziose opere che la Parrocchia possiede. (Foto a lato)
L’impianto architettonico è del ‘700 ed ha subito evidenti modifiche nel ‘900.
L’interno della chiesa, a pianta rettangolare, è ad una sola navata con due cappelle laterali caratterizzate da elementi stilistici barocchi
Le murature sono molto spesse e robuste ed il trattamento delle superfici delle pareti è resa in maniera plastica con elementi sporgenti che creano giochi di chiaro/scuro. I pilastri presentano capitelli scolpiti con forme vegetali e religiose.
Le pareti della navata sono articolate con elementi plastici ed aperture sopra le arcate. Finestre e aperture sono di dimensioni ridotte e di conseguenza all’interno della chiesa la luminosità risulta piuttosto rarefatta.
Il soffitto della navata è a volta a crociera, intercalata da un costolone ad arco a tutto sesto, con volta a botte allungata. Le paraste che delimitano il profilo della navata sono costituite da capitelli in stile composito (ionico+corinzio).
Attualmente la chiesa non presenta affreschi sulla volta dell’abside e della navata centrale. Sulle pareti nella zona dell’altare maggiore vi sono due affreschi raffiguranti a destra la Natività e a sinistra l’Adorazione dei Santi Magi.
Nella navata sono ubicate le due cappelle laterali dedicate l’una alla Beata Vergine Assunta, patrona della Parrocchia, e l’altra a San Giulio sacerdote, Compatrono.
Sulle due pareti al centro della navata l’uno opposto all’altro si ammirano gli affreschi dei Patroni della Diocesi Ambrosiana: S. Ambrogio a sinistra e San Carlo a destra. Non vi sono altri affreschi nella chiesa, le restanti pareti sono semplicemente tinteggiate.